L'Ecobonus 110% - Come prepararsi per accedervi in Condominio
- Nettuno Consulting

- 2 giu 2020
- Tempo di lettura: 3 min
In attesa di chiarimenti dettagliati da parte dell'Agenzia delle Entrate, ecco come prepararsi per essere pronti ai blocchi di partenza - Dott. Simone Ferrari, amministratore immobiliare

Anche se è notizia molto recente, contenuta nel cosiddetto Decreto Rilancio (DL 34 del 19 maggio 2020), la questione Ecobonus al 110% è rapidamente diventata la protagonista delle richieste di informazioni inviate agli amministratori di condominio.
Sebbene manchino ancora le indicazioni definitive dell'Agenzia delle Entrate a riguardo (è infatti prassi comune che misure fiscali come queste possano essere serenamente applicate solo dopo la pubblicazione di linee guida da parte dell'Agenzia delle Entrate, a tutela dei soggetti che ne vogliano usufruire), vediamo cosa è possibile fare nel frattempo per farsi trovare pronti ai blocchi di partenza appena sarà ragionevole deliberare a riguardo, considerando anche il fatto che la finestra per iniziare interventi che possano usufruire del bonus al 110% si apre non prima del giorno 1 luglio 2020.
“E' chiaro che l'aspetto che fa maggiormente gola ai proprietari di immobili è la possibilità di svolgere lavori senza dover pagare nulla, in presenza del bonus al 110% che di fatto andrebbe a coprire l'interezza delle spese - comprese quelle amministrative - relative agli interventi di miglioramento energetico"
Di seguito i nostri consigli sui passi da poter compiere al momento.
Trovare un professionista abilitato alla certificazione energetica
Il passaggio fondamentale affinchè il Condominio possa accedere all'Ecobonus 110% è il miglioramento delle prestazioni energetiche dell'intero edificio di almeno due classi (ad esempio, da D a B). Questo miglioramento potrà essere definito, ovverosia certificato, solo da professionisti abilitati.
Poichè tutti i passaggi successivi sono subordinati a questo, la prima cosa da fare dunque è contattare un professionista per esporre la questione e, magari, dare già l'incarico di redigere una perizia o un progetto che permettano di raggiungere una classe energetica certificabile secondo le richieste del Decreto.
Informarsi sulla cessione del credito/sconto in fattura
E' chiaro che l'aspetto che fa maggiormente gola ai proprietari di immobili è la possibilità di svolgere lavori senza dover pagare nulla, in presenza del bonus al 110% che di fatto andrebbe a coprire l'interezza delle spese - comprese quelle amministrative - relative agli interventi di miglioramento energetico.
Va tuttavia considerato che, affinchè davvero i proprietari non paghino nulla o (come vedremo) il meno possibile, è necessario che ci sia un soggetto che si faccia carico della cessione del credito o dello sconto in fattura. Diversamente, il condominio dovrà comunque pagare le ditte esecutrici ed i condòmini potranno usufruire del bonus in cinque anni sotto forma di sgravio fiscale o credito d'imposta.
Il consiglio, in questo caso, è di iniziare a valutare quali possano essere gli istituti di credito o similari disposti a recepire tali richieste; saperlo prima di preparare le assemblee per le delibere potrebbe fare la differenza in termini di tempistiche per avviare i lavori.
Informare i condòmini sugli effetti della cessione del credito/sconto in fattura
Piccola nota a margine: è ragionevole aspettarsi che la cessione del credito o lo sconto in fattura non siano servizi che verranno svolti "gratis". E' bene dunque informare i condòmini sulla possibilità che usufruendo del bonus tramite una di queste due modalità il bonus stesso si tramuti dal 110% al 95% (cifra assolutamente indicativa e non certa), comportando dunque una spesa, per quanto modica, a carico dei proprietari. La trasparenza nell'ambito dell'amministrazione immobiliare è un elemento fondamentale e al contempo premiante.
Non forzare i tempi per le assemblee
In ultimo, una raccomandazione: allo stato attuale non vi sono ancora indicazioni specifiche che riguardino lo svolgimento di assemblee condominiali. Anche se ovviamente ci sono indicazioni generiche a riguardo di cosa rappresenti un assembramento, la componente arbitraria in carico all'amministratore nel decidere se e come convocare l'assemblea è ancora preponderante, ponendo in capo al professionista una potenziale responsabilità civile e penale non indifferente - e sinceramente sproporzionata rispetto ai compiti ordinari correlati alla professione.
Per questo motivo, se si tratta di condomìni numerosi, è meglio aspettare ancora qualche giorno a convocare e tenere assemblee, almeno fino a che non sarà codificata la modalità di tenuta, anche ed in particolare per la tutela della salute di tutta la compagine condominiale.
Nettuno Consulting, con i suoi professionisti in campo tecnico e legale, può fornire assistenza a 360°per aiutarti, nel più breve tempo possibile a decidere come agire nel caso in cui ti occorrano delucidazioni a riguardo dell'Ecobonus 110%.
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