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Il fermo amministrativo.

Lo strumento della pubblica amministrazione per far fronte al mancato pagamento di tributi.

Avv. Massimo Pucci (Nettuno Consulting - #professionisti)


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a) premessa

Pagare i tributi è un dovere di ogni cittadino, sancito dall’art. 53 della Carta Costituzionale (“Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva”) e non vi è dubbio che il proliferare dei comportamenti elusivi ed evasivi costituisca un danno incalcolabile per la collettività (oltre che il motore per una profonda insoddisfazione da parte della cittadinanza onesta e rispettosa che versa puntualmente i tributi richiesti dallo Stato).


Ciò premesso occorre evidenziare come lo Stato abbia dotato, nel tempo, il proprio “braccio armato” nella lotta all’evasione e nel recupero dei tributi non corrisposti (Agenzia delle Entrate Riscossione, la fu Equitalia), di vari strumenti per svolgere appieno le proprie prerogative, tra cui il fermo amministrativo degli automezzi.


Esso ha un utilizzo assai diffuso, visto e considerato che in Italia la maggioranza dei veicoli in circolazione è di piena proprietà dei soggetti intestatari e che tale provvedimento va ad incidere sulla circolazione degli stessi, argomento assai “sensibile” per il cittadino medio.


b) natura del fermo amministrativo


Come indicato, il fermo amministrativo ha tra i presupposti per la sua applicazione il mancato pagamento di tributi e consiste nella iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico della impossibilità di utilizzare il veicolo che viene colpito da tale provvedimento, pena l’applicazione di una sanzione amministrativa da 714,00 a 2.859,00 € e la confisca del veicolo.


Mediante l’adozione e la iscrizione di tale provvedimento, la pubblica amministrazione creditrice del tributo ha il potere di avviare le procedure di vendita coattiva del bene, ove il cittadino-debitore non ottemperi al pagamento dei tributi sottesi al suo impiego.


Tale strumento può essere assunto nei confronti di un solo veicolo per crediti dell’amministrazione inferiori ai 2.000,00 €, nei confronti di un numero di veicoli inferiore a dieci in caso di un credito dell’amministrazione compreso tra i 2.000,00 ed i 10.000,00 € e di un numero infinito di veicoli nel caso in cui il credito dell’amministrazione superi i 10.000,00€.


c) procedura per l’adozione del fermo amministrativo


Come noto, i crediti della pubblica amministrazione vengono riscossi mediante iscrizione a ruolo ed emissione di cartella esattoriale, che viene notificata al debitore.


Da quella data può essere notificato un atto denominato “preavviso di fermo amministrativo”, con cui la amministrazione mette a conoscenza il debitore della propria volontà di procedere all’iscrizione del fermo amministrativo su uno (o più, nei limiti indicati in precedenza) dei veicoli di sua proprietà, in caso di mancato saldo del proprio debito nei trenta giorni successivi alla sua notifica.


Ove il debitore non provveda al pagamento (immediato o mediante dilazione rateale) del dovuto entro il detto termine, la amministrazione potrà procedere alla iscrizione del fermo amministrativo.


Esso non consiste in alcuna attività evidente per il cittadino debitore (nessuno arriverà per incatenare il veicolo ed impedirgli di circolare, quindi), che potrà verificare l’iscrizione o meno di tale misura consultando la banca dati del Pubblico Registro Automobilistico.


Effetto dell’iscrizione del fermo amministrativo non è la sola impossibilità (pena le sanzioni richiamate) della circolazione (e, quindi, dell’utilizzo) del bene, ma anche il divieto di circolazione, esportazione, radiazione e demolizione.


Il fermo amministrativo non impedisce la vendita del veicolo, ma sarà possibile per chi avrà acquisito inconsapevolmente un veicolo sottoposto a tale misura risolvere il contratto o chiedere una riduzione di prezzo.

Il tentativo di lottare a tutto campo contro l’evasione pone nelle mani della amministrazione pubblica strumenti come il fermo amministrativo: Nettuno Consulting, con i suoi professionisti in campo tecnico e legale, può fornire consulenza e assistenza a 360° per analizzare eventuali provvedimenti ricevuti e valutare la strada migliore per affrontarli.

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