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Che cosa deve fare l'amministratore in caso di positività al COVID in Condominio

Aggiornamento: 26 mag 2020

E' fondamentale la cautela nell'agire con tempestività ma sempre rispettando la privacy degli individui - Dott. Simone Ferrari, amministratore immobiliare


Anche se fortunatamente la curva dei contagi è in netto declino dopo le lunghe settimane di lockdown, e le attività stanno pian piano ripartendo, nelle menti delle persone rimane sempre lo spettro della paura del contagio da Coronavirus; questa paura può naturalmente essere amplificata dall'intrinseca condivisione di spazi che rappresenta il condominio.


Molte ditte si sono attrezzate nel corso di queste settimane per implementare servizi di sanificazione e disinfezione relativi alla problematica Coronavirus"

Vediamo che cosa accade a riguardo dei compiti dell'amministratore nel malaugurato caso in cui una persona residente in condominio risulti positiva al contagio da COVID.


Attenzione alla privacy

Molte persone, nel corso di queste settimane, hanno chiesto a gran voce che in caso di presenza di Coronavirus all'interno del condominio venissero date tutte le informazioni dettagliate in merito all'accaduto: chi è ad essere risultato positivo, dove abita, e così via.


Va da sè che fornire tali informazioni costituirebbe una grave violazione della privacy, tanto più che difficilmente l'amministratore (anche qualora sapesse le generalità del contagiato) potrebbe avere realmente modo di visionare i referti medici che attestano la positività in questione.


La sanificazione degli ambienti comuni

Questo non significa, tuttavia, che l'amministratore non possa e non debba adoperarsi per ridurre al minimo il rischio di contagio una volta ricevuta la notizia della presenza di un caso di COVID all'interno del Condominio.


Molte ditte si sono attrezzate nel corso di queste settimane per implementare servizi di sanificazione e disinfezione relativi alla problematica Coronavirus. L'amministratore dovrà dunque subitaneamente contattarne una e incaricarla di andare ad effettuare un servizio di questo tipo, avendo contestualmente cura di affiggere uno o più avvisi nelle parti comuni che informino della necessità di praticare una sanificazione (specificando la data di intervento, appena concordata con la ditta) a causa di un potenziale caso di COVID in Condominio.


In questo modo, verrà salvaguardato sia il diritto alla privacy dell'individuo che il diritto alla sicurezza e alla salute dell'intero condominio.


Casi particolari

Esiste tuttavia almeno un caso particolare, in merito al quale l'amministratore è tenuto a fornire indicazioni più specifiche a riguardo della persona oggetto del contagio.


Se il condominio infatti dispone di uno o più dipendenti (pensiamo al classico caso del custode) ed uno di essi dovesse malauguratamente esporsi a contagio, ecco che in quel caso l'amministratore è tenuto a darne notizia in quanto datore di lavoro, considerando che nelle sue funzioni il dipendente del condominio interagisce spesso con i condòmini o con alcuni fornitori. Solo in questo caso, dunque, previa comunicazione da parte del dipendente stesso all'amministratore (che a sua volta dovrà preavvertire il dipendente della comunicazione della sua positività ai condòmini), l'amministratore potrà e dovrà essere più specifico in merito alle generalità di chi fosse risultato positivo al COVID.

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